Chi è

L’azienda agricola ha scelto sin dall’inizio come centro della propria attività l’agricoltura biologica (e, per otto anni, biodinamica). Nel 2008 la proprietà ha incontrato giovani agricoltori, appena laureati nell’allevamento e benessere animale, molto motivati e appassionati, che hanno dato un deciso impulso alla produzione caprina e suina, oltre che alle ricerche sul miglioramento delle sementi e alla produzione del pane in cascina in un forno appositamente creato. Ancora nel 2008 ha aperto la sua sede all’interno della cascina, in locali dati in comodato, un’associazione Onlus interessata all’educazione e alla formazione al lavoro di giovani disabili e che, fin dall’inizio, ha utilizzato gli spazi e i lavori agricoli come laboratori in situazione vera. Negli anni la collaborazione tra azienda agricola e Onlus è andata sempre più rafforzandosi, con la diretta presa in carico di alcune piccole lavorazioni agricole da parte di educatori e ragazzi disabili della Onlus, mentre gli allevatori sono diventati maestri di lavoro.

Obiettivi

Offrire al consumatore un prodotto di altissima qualità, dietro al quale c’è un sistema agricolo che vede nella natura il proprio centro. Sviluppare e sostenere l’importanza della fattoria sociale come elemento nuovo e importante per la socialità.

Attività

La cascina si occupa dell’allevamento di capre camosciate, suini, asini e galline, nonché della produzione di ortaggi. Propone laboratori vari (pasta fresca, candele, biscotti), organizza incontri culturali e artistici (musica, pittura, yoga) e nel proprio negozio vende prodotti che possono anche essere degustati nell’agriturismo dotato di alloggi. L’’associazione Onlus ha avviato un percorso di orientamento e formazione dove i ragazzi disabili vivono l’esperienza lavorativa part-time acquisendo capacità e imparando a collaborare con gli altri. Sono possibili, inoltre, progetti individualizzati in ortoterapia e arteterapia.

Persone coinvolte

Importante, da sempre, è il sostegno in cascina dei consumatori, presenti con progetti condivisi come il biopollaio sociale, il lombricaio, l’orto sociale, la rete attiva dei gruppi d’acquisto solidali (500 famiglie coinvolte). La cascina non ha ancora raggiunto la sostenibilità economica, anche se sono in costante aumento la produzione e la vendita. Vengono anche ospitati volontari internazionali aderenti alla rete mondiale dei WWOOF che lavorano in aziende biologiche e biodinamiche.