Diventa una realtà agricolo-sociale
In senso ampio, con l’espressione “agricoltura sociale” si indicano le iniziative che coniugano l’agricoltura con il sociale svolgendo attività che coinvolgono soggetti con disabilità o in situazioni di difficoltà.
Le aree d’intervento sono diverse così come sono diverse le tipologie di persone a cui l’Agricoltura Sociale si rivolge: terapeutica/riabilitativa, educativa/formativa, ricreativa, di inserimento lavorativo, di inclusione sociale.
In questo contesto ci si vuole focalizzare sulle realtà agricole sociali che operano nell’ambito specifico dell’inclusione socio-lavorativa mantenendo la funzione produttiva ed economica in agricoltura. Queste realtà lavorano nell’ottica della multifunzionalità, sviluppando servizi di natura sociale quali formazione professionale, tirocini e inserimenti lavorativi; e, allo stesso tempo sample, realizzano prodotti agroalimentari o servizi agrituristici che possono essere venduti sul mercato.
All’interno di questo contesto rientrano:
- imprese la cui natura giuridica non è sociale, come le imprese agricole a conduzione famigliare, cooperativa o di altro tipo;
- cooperative sociali o associazioni, operanti in agricoltura, che comprendono, tra i propri fini statutari, l’inclusione socio-lavorativa di soggetti con disabilità o in difficoltà.
I fattori favorevoli alla creazione di una realtà agricola sociale per l’inclusione socio-lavorativa di tali soggetti sono:
- disponibilità di una superficie e attrezzature che permetta la diversificazione produttiva e lo sviluppo di servizi diversi (agrituristici, consegne a domicilio, punti vendita o mercati, ecc…) e che consentano di impiegare, anche come tirocinanti, diversi soggetti;
- presenza di strutture protette che consentano le attività anche nella stagione sfavorevole come le serre, i laboratori di trasformazione dei prodotti, spazi per la ristorazione e l’alloggio, ecc…;
- modalità produttive intensive che premino il coinvolgimento e la valorizzazione delle diverse persone impiegate, rispettando i tempi della terra e dell’uomo. In questo senso, si predilige il metodo biologico, il quale necessita di un alto fabbisogno di manodopera per unità di superficie;
- collaborazione con figure professionali diverse, operative sia in campo educativo, sia in campo agricolo;
- avere un’idea chiara e strutturata della commercializzazione dei propri prodotti e servizi, in modo da auto sostenersi e crescere;
- ricercare una connessione territoriale con i soggetti coinvolgibili (pubblici, privati, di terzo settore).
Per essere definita tale, una realtà agricola sociale deve impiegare almeno una persona con disabilità o in situazioni di difficoltà oppure essere disponibile a promuovere al suo interno tirocini che possano evolvere in inserimenti lavorativi.